La cottura del riso è un passaggio fondamentale, che richiede attenzione e cura. Spesso, dietro a un piatto di riso ben riuscito, si celano piccoli segreti tramandati di generazione in generazione. A differenza della pasta, infatti, il riso necessita di accorgimenti particolari. Ma quale ruolo ha l’aceto in tutto questo?
Come si cucina il riso perfetto
Anche se si pensa di aver sempre cucinato il riso nel modo corretto, il trucco che stiamo per svelare può davvero fare la differenza nella preparazione di questo alimento. Si tratta di un metodo poco conosciuto, ma estremamente efficace, che può migliorare sensibilmente il risultato finale.

Prima di tutto, è essenziale evitare che il riso risulti troppo cotto o, al contrario, ancora crudo. Non è raro, infatti, ritrovarsi con un composto troppo colloso, che compromette la riuscita del piatto. I chicchi devono restare ben separati, senza diventare appiccicosi, per garantire una consistenza perfetta.
Ed è proprio qui che entra in gioco l’aceto, un ingrediente spesso sottovalutato ma che può rivelarsi un vero alleato durante la cottura. Aggiunto nel momento giusto, l’aceto contribuisce a migliorare la texture e l’aspetto del riso, rendendolo più brillante e gustoso.
Perché aggiungere l’aceto?
Normalmente, quando l’acqua raggiunge il bollore, si aggiunge il sale. Tuttavia, il suggerimento è quello di versare anche un cucchiaio di aceto di vino. Non occorre esagerare con le quantità: basta una piccola dose per ottenere grandi benefici. Dopo aver aggiunto l’aceto, si mescola il riso e si prosegue la cottura seguendo i tempi indicati sulla confezione.

Una volta terminata la cottura, si scola il riso, che apparirà di un bianco luminoso e dalla consistenza morbida. In alternativa, si può optare per l’aceto di riso, che ha un sapore più delicato e meno acido. Il rapporto ideale è di tre parti di riso e una di aceto.
Seguendo questi semplici passaggi, il risultato sarà un riso dal sapore equilibrato e dall’aspetto impeccabile. Questo trucco, tra l’altro, viene utilizzato anche nella preparazione del sushi, sebbene in quel caso siano previsti ulteriori passaggi specifici che non sono necessari per il riso comune.
Anche il limone è una perfetta alternativa
Se l’idea di aggiungere l’aceto non convince, esiste un’ottima alternativa: il limone. Questo agrume, molto usato in cucina, può donare freschezza e un tocco particolare al riso. Ma quali sono i passaggi fondamentali da seguire?

Per prima cosa, è consigliabile lavare accuratamente il riso sotto acqua corrente e lasciarlo in ammollo per qualche minuto, così da eliminare l’amido in eccesso e prevenire che i chicchi si attacchino tra loro durante la cottura. Successivamente, si porta l’acqua a ebollizione e si aggiunge un cucchiaio di succo di limone.
Dopo aver aggiunto il sale, si versa il riso nell’acqua aromatizzata. Il risultato sarà un riso cotto alla perfezione, con una nota leggermente dolce e agrumata data dal limone. Un piccolo segreto che può rendere il piatto davvero speciale, sia nel gusto che nella presentazione.
Attenzione alla pentola da usare
Oltre agli accorgimenti già citati, è fondamentale scegliere la pentola giusta per la cottura del riso. Molti preferiscono utilizzare il wok, uno strumento tipico della cucina orientale, ideale grazie ai suoi bordi alti e alla sua ampiezza, che permettono una cottura uniforme e omogenea.

Un altro passaggio importante è la tostatura dei chicchi: si consiglia di versare il riso direttamente nella padella calda e mescolare per due o tre minuti, senza aggiungere acqua. Solo dopo questa fase si può procedere con l’aggiunta dell’acqua, assicurandosi che i chicchi siano ben distribuiti.
Infine, durante la cottura, è importante non mescolare continuamente il riso: va lasciato cuocere indisturbato per il tempo indicato sulla confezione. Solo così si otterrà un riso perfetto, con chicchi ben separati e una consistenza ideale, pronto per essere gustato in tutta la sua bontà.