
Le melanzane sono una delle verdure più gustose e versatili da inserire in ricette sfiziose e sane. Coltivarle in orto non è molto complicato, tuttavia occorre saper dosare bene sole, acqua e nutrienti per far crescere una pianta sana e soprattutto ricca di gusto. Anche raccoglierla al momento giusto, senza farla maturare troppo, può fare la differenza.
Varietà e prime cure
A seconda della varietà di melanzana, il clima può essere più o meno favorevole, per cui chi la coltiva sa già a priori su quale orientarsi per avere un prodotto che si sviluppi in maniera idonea e abbia il tutto gusto che merita. Quella tonda, ad esempio, è molto dolce e si adatta bene a tutti i climi.

Vi sono poi quelle lunghe e dalla buccia nera, quelle striate e quelle viola, note per le proprietà nutrizionali altamente antiossidanti. In ogni caso, tutte queste varietà prediligono grosso modo temperature non troppo basse, che non siano quindi al di sotto dei 10/12 gradi. Questo anche di notte, ovviamente.
Le melanzane coltivate con la protezione di una pacciamatura o di un telo nelle zone dove le notti sono più rigide possono comunque crescere in maniera adeguata e sviluppare tutto il sapore necessario. Ma chi sa coltivare al meglio questo ortaggio consiglia anche di prestare attenzione a una concimazione adeguata.
Il concime che conferisce sapore
Il concime organico è quello più sano che si possa immaginare per le colture. E se un ortaggio cresce in modo sano, tutte le sue proprietà organolettiche e nutrizionali, nonché il sapore finale, saranno al massimo delle potenzialità. La concimazione inizia ancor prima di mettere a dimora la melanzana, operazione da eseguire rigorosamente in primavera.

Il sole e le sostanze organiche sono indispensabili per lo sviluppo e la crescita della melanzana, che predilige fosforo, potassio e naturalmente azoto. Un terreno dove sia stata fatta rotazione delle colture sarà più ricco di questi nutrienti e rappresenterà il letto ideale per farla crescere. La concimazione può essere ripetuta in crescita.
In pieno sviluppo, ad esempio, si possono somministrare alla pianta biostimolanti a base organica e minerale che possono supportarla meglio nella crescita e nella “creazione” di una polpa piena di gusto. Il troppo apporto di azoto, invece, è deleterio, perché potrebbe portare a foglie estremamente rigogliose ma a scapito dell’ortaggio.
Irrigazione e potatura
Come la maggior parte degli ortaggi, anche le melanzane necessitano di un terreno che sia ben drenato, per evitare rischiosi ristagni di acqua. Problematiche come il marciume radicale o le muffe si manifestano proprio se la terra è fin troppo bagnata. Bilanciare l’irrigazione quando serve è un buon metodo per coltivarle al meglio.

Trattandosi di una coltura che ama i mesi caldi, il miglior momento per innaffiarla è di certo la sera, quando l’umidità resta nel terriccio senza evaporare col calore. La costanza nei periodi torridi è prioritaria perché la crescita non si arresti. Per quanto concerne la potatura, vanno tenuti d’occhio i primi germogli.
Un trucco è quello di tagliare il primo fiore così da indurre la pianta a crearne altri, eliminando inoltre anche quelli ascellari che possono togliere energie e sapore al frutto principale. Se si notano foglie secche o altre malattie, bisogna intervenire subito prima che queste si trasferiscano ovunque rischiando di rovinare l’intera coltura.
Parassiti e raccolta
Le melanzane possono essere infestate da parassiti come tutte le colture: una rete a protezione si rivela una soluzione ideale per evitare gli attacchi della dorifera, uno dei suoi maggiori nemici. La raccolta delle melanzane, per preservarne il sapore dolce e pieno, deve avvenire quando il frutto è ancora relativamente piccolo e tenero al tatto.

L’eccessiva maturazione, infatti, porta alla formazione di semi e rende la polpa più amara. Le melanzane si possono coltivare nello stesso terreno della lattuga, dei fagioli o del finocchio e a tavola hanno notevoli impieghi. Sia da sole come contorno gustoso, magari grigliate, sia in forno alla parmigiana, donano un tocco davvero unico a tutti i piatti.
Sono protagoniste di ricette regionali eccellenti come la siciliana pasta alla norma, con l’aggiunta di ricotta salata, si prestano ad essere consumate ripiene o a creare delle polpettine gustose per grandi e piccini. Sono buonissime sulla pizza, per preparare un pesto originale o tagliate sottili diventando involtini gustosi con basilico, pomodoro e mozzarella.